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Pratiche cimiteriali: tutto quello che c’è da sapere

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Perdere una persona cara è sempre doloroso, ma può essere ancora più faticoso doversi poi occupare del disbrigo delle pratiche cimiteriali necessarie. Per questa ragione, abbiamo pensato di segnalarvi, in questo post, tutto quello che serve sapere nel momento esatto in cui viene a mancare qualcuno di molto vicino a noi, che sia un amico, un parente o un genitore.

Le pratiche cimiteriali sono numerose e spesso complicate da gestire personalmente, soprattutto quando stiamo processando la perdita di una persona cara. Affidarsi a una ditta di onoranze funebri seria e professionale potrebbe già essere il primo passo verso un’organizzazione accurata e sicura, ma soprattutto fatta senza aggiungere ulteriori stress al proprio stato psicofisico.

Decesso di un genitore: comunicare con INPS

Quando a morire è un genitore, come ci comportiamo? Innanzitutto dobbiamo chiedere alla ASL l’assegnazione di un medico necroscopo, cioè di una figura professionale incaricata di verificare l’effettivo decesso di una persona. Una volta accertata la morte, entro le 48 ore, si occuperà poi di comunicare l’evento all’INPS.

Così facendo, si potrà richiedere facilmente la pensione di reversibilità, nel caso in cui il genitore ne avesse ottenuta una quando era ancora in vita. Nel caso in cui, invece, il defunto fosse un lavoratore assicurato – e quindi non titolare di pensione – al familiare più stretto spetterà la cosiddetta pensione indiretta.

In ogni caso, la comunicazione del decesso del pensionato INPS consente di sospendere immediatamente l’erogazione della pensione stessa al genitore. 

Quando la morte avviene in ospedale

Se il decesso avviene in ospedale, è il personale sanitario a preoccuparsi del disbrigo delle pratiche funerarie e burocratiche relative alla persona scomparsa. Spetterà a loro indicare data e ora del decesso e sarà loro compito accertarne la morte, così come il trasporto presso la camera mortuaria. All’interno della camera mortuaria, il defunto rimane sotto osservazione per 24 ore: il medico necroscopo si occupa di redigere un certificato di morte, tra le 15 e le 30 ore dal decesso. 

In ogni caso, il funerale non può avvenire prima di 24 ore, tempo minimo per assicurarsi del trapasso di un corpo. Dalla camera mortuaria, il defunto può essere trasferito nella camera ardente, dove solitamente amici e parenti si recano per l’ultimo saluto alla persona cara. 

Da quel momento in poi, spetta alla famiglia occuparsi del disbrigo delle pratiche cimiteriali : in questo caso, potrebbe essere opportuno affidarsi a professionisti del settore delle onoranze funebri, in grado di sollevare i parenti più stretti da incombenze burocratiche rognose e fastidiose, specie in un momento così doloroso.